Ama il poeta per quel che è,
lui non è i versi che scrive,
è un solo un uomo, o una donna.
Finge,
inventa sorgenti inesauribili
acqua che sgorga chiara
da bere con le mani
e lunghi viaggi per arrivarci
che non finiscono mai.
E poi è solo il tuo sesso
umido di gioia
come sorgente dissetante.
Inventa giardini incantati
e cespugli
e pozzi dei desideri
E poi è sempre il tuo sesso.
Inventa colline e avvallamenti
meraviglie accarezzate dal sole o dalla pioggia
ma i sentieri per arrivare alle colme non finiscono mai.
E poi è solo il tuo corpo
un corpo che un giorno ha sofferto,
o gioito,
gioito così tanto che è esploso in parole e versi
ricadute come braci a incendiare i fogli.
Un corpo che ha fatto gioire il suo.
Un corpo che forse neanche esiste.
Ma l' ha fatto ammalare d' esistenza.
I suoi versi ne sono solo l' anamnesi.
L' ombra della luce.
E la luce non arriva mai.
Dal buio vede la luce dei suoi desideri
assomigliano solo ai tuoi.